Sin dal 1884 Pianezza era collegata a Torino con una linea di tram a vapore che partendo da piazza Emanuele Filiberto a Torino giungeva sino in paese in piazza Belvedere.
Questa la descrizione del viaggio tratta da «Pianezza e i suoi dintorni» di Carlo Cebrario edita nel 1925.
«I tram passano sui Corsi Regina Margherita e Principe Eugenio, percorrono la via S. Donato […] si inoltrano sulla strada di Pianezza e raggiungono l’altopiano di Lucento, l’antica Luxinascum. Il tram quindi, passando innanzi alla chiesa e fronteggiando poco dopo il grandioso lanificio Fantone, si inoltra in aperta campagna, fra verdi e fertili praterie ed ubertosi campi e, lasciata a destra la diramazione per Druent ed oltrepassando il castello Saffarone, passa quasi rasente la sponda sinistra della Dora, la quale sponda, ergendosi quasi a picco ed essendo molto più elevata di quella opposta, presenta allo sguardo un amenissimo orizzonte che varia continuamente coll’avanzarsi del tram.
Inoltrandosi, scorgesi sulla sinistra della Dora il Ricovero Provinciale ed alla destra l’abitato di Collegno, l’antica Ad Quintum dei Romani, la quale in questi ultimi tempi prese l’aspetto di piccola città ove trovano comoda sede importanti e grandiosi stabilimenti industriali.
Continuando il tragitto, il tram supera una forte salita e raggiunge l’altopiano sul quale giace Pianezza. Il panorama che ivi si apre improvvisamente al viaggiatore è così vario, splendido, grandioso e suggestivo, che non se ne può fare un’adeguata idea se non ammirandolo coi propri occhi».