Scavino Maurilio – Collaboratore parrocchiale dal 2007 al 2011
Sono nato a Torino il 19 luglio 1974
Cresciuto fra quei di Druento (vicini di casa!) ho compiuto studi tecnici: mi sono diplomato come perito grafico pubblicitario nel 1994.
L’anno seguente entravo nel seminario diocesano, dove vi rimarrò per 7 anni, preparandomi alla vita presbiterale. Verrò ordinato sacerdote con altri 4 seminaristi (tra cui don Alessandro Sacco, siamo infatti compagni di corso, oltre che amici), l’8 giugno 2002. Quest’anno siamo diventati preti maggiorenni !! :-))
Appena ordinato sacerdote, il mio primo incarico è stato quello di viceparroco nella parrocchia Maria Speranza Nostra, in Barriera di Milano a Torino. Un’esperienza di Frontiera che mi ha dato molto, in termini umani e di esperienza nei confronti di territori in situazioni difficili. 3 anni dopo, l’allora arcivescovo Poletto, mi chiedeva ancora un’ulteriore esperienza fra i quartieri storicamente più caldi torinesi: venivo assegnato come vice-parroco a Mirafiori Sud, nella parrocchia di San Luca.

Nel 2008 inizierà per me una nuova avventura. Contrariamente a quello che quasi tutti pensano, io non sono mai stato vice-parroco a Pianezza. Al mio arrivo fra voi, Pianezza aveva già un viceparroco: don Alessandro Sacco.
La Casa parrocchiale del vostro paese, generosamente ospitato dal parroco don Giuseppe Bagna, divenne per me il luogo logistico che mi permetterà un’esperienza a respiro diocesano. Don Beppe, da qualche tempo, (a causa delle incombenze parrocchiali che nel frattempo lo portavano ad assumere anche l’incarico di reggenza della comunità di San Gillio) aveva chiesto di essere esonerato dalla responsabilità di Assistente Diocesano dell’A.G.E.S.C.I, più notoriamente conosciuta come Scout.
Abitando fra voi, ovviamente, non potevo esimermi dal prestare una collaborazione sul territorio e fu così che venni nominato collaboratore parrocchiale dell’intera unità pastorale (Pianezza, san Gillio, Givoletto e La Cassa). Come collaboratore non avevo come primo incarico l’azione su Pianezza. Il mio primo impegno era seguire la realtà Associativa AGESCI sull’intero territorio diocesano. Ma gioco forza, la mia natura di “Viceparroco inside” ha poi un po’ prevalso, specie dopo la nomina come parroco di Alessandro, che lo portò a dover andare via da Pianezza. Per queste ragioni dalla quasi totalità dei pianezzesi, fui considerato come un vero e proprio viceparroco, cosa che per la verità, non mi è mai dispiaciuta.
In quegli anni iniziai anche l’esperienza d’insegnamento presso la scuola don Milani di Druento e per un anno, con un completamento di orario, anche sulla scuola di Pianezza. Anche la scuola avrà nel mio cammino un ruolo fondamentale, conclusasi negli ultimi tre anni come collaboratore del dirigente (comunemente chiamato vicepreside).
Mantenendo l’incarico scolastico, lascerò la comunità di Pianezza quattro anni dopo, in quanto nominato per la prima volta parroco nella comunità Madonna di Fatima, in regione Fioccardo di Torino. Diventavo a tutti gli effetti parroco-pendolare !! Ogni giorno 33 km in andata e altrettanti in ritorno … Fra Moncalieri e Druento. Un’esperienza decisamente impegnativa… ma di grande soddisfazione.
Settembre 2016: mi viene chiesto un’ulteriore cambiamento di vita… forse il più radicale. Questa volta insieme a nuova comunità dovrò anche separarmi da un titolo a cui avevo fatto ormai l’abitudine… Da quella data non mi sarei più sentito chiamare prof.… ma solo più don. L’essere prete è certamente la mia scelta fondamentale, ma non nascondo che gli anni di insegnamento mi hanno segnato molto, anche nella forma mentale. Ancora oggi conservo ottimi rapporti con i colleghi della scuola.
Per giustizia devo dire che l’arcivescovo, quando mi chiese di prendere una parrocchia più grande, non mi obbligò a lasciare la scuola. Purtroppo però dovetti fare i conti con la realtà. Una parrocchia piccola come il Fioccardo, seppur distante, mi permetteva il “doppio lavoro”. Una comunità più grande … no.
Ci riflettei a lungo, con tutta la comprensione e il rispetto dell’Arcivescovo.
In fine decisi che era giusto portare fino in fondo lo spirito della mia promessa di servire la chiesa… se venivo chiamato è perché ce n’era bisogno.
Accettai l’incarico e così dal 18 settembre 2016 divenni parroco di Racconigi e Murello, a cui si unirà nel 2018 anche la comunità parrocchiale della frazione di Foresto di Cavallermaggiore.
Sebbene lasciare la scuola è stato un taglio anche doloroso, oggi sono molto contento della nuova esperienza che sto facendo. Ringrazio tutte le persone che mi hanno affiancato nelle tante vicissitudini di questi anni e ringrazio il Signore per avermi donato una vita tanto ricca in termini di esperienze umane.
Testimonianza raccolta a giugno 2020