Sabato 10 giugno è stata ufficialmente aperta a Pianezza in via Collegno la sartoria di Amadu Balde, un bell’esempio di integrazione. Amadu nato nel 1984, marito di Fatumata e padre di due bambine, Camissa e Mariama, originario della Guinea Bissau, paese dal quale è dovuto fuggire, dopo una delle tante rivolte militari che caratterizzano la storia di questo paese. Rifugiatosi, dopo un viaggio avventuroso in Libia, ha svolto l’attività di sarto sotto la guida dello zio.
Purtroppo, anche in Libia l’esistenza si è dimostrata insicura e pericolosa, per cui “dovendo garantire alla mia famiglia e alle mie figlie un futuro più sicuro e meno incerto, mi sono imbarcato verso l’Europa con uno dei tanti barconi che si avventurano nel Mediterraneo”.
Una nave ONG li ha raccolti in acque internazionali e sbarcati al porto di Brindisi nel 2017. Da lì inviati al centro di accoglienza “Fenoglio” di Settimo Torinese, qui Amadu riceve lo status di rifugiato politico e lui e la sua famiglia vengono trasferiti prima presso una cooperativa al Colle del Lys e successivamente a Valdellatorre.
Durante questo soggiorno ha modo di fare conoscenza e di farsi apprezzare da Alessandra e Andrea, una famiglia di Pianezza che, grazie anche al supporto delle suore Giuseppine di Vinovo, li accoglie a casa loro.
Alessandra e Andrea allargano l’esperienza al Gruppo Famiglia della Parrocchia di Pianezza. Il progetto diventa quello di una comunità, con la supervisione e l’incoraggiamento costante del parroco don Beppe Bagna e l’impegno di Amadu e del Gruppo Famiglia, una vera integrazione si realizza progressivamente, grazie alla caparbietà di Amadu che lavora a Torino come sarto, ma ben deciso ad avviare una sua attività artigiana di sartoria.
Affittano un alloggio in Pianezza, Camissa e Mariama vanno a scuola, Fatumata inizia a fare qualche piccolo lavoro per aiutare la famiglia, Amadu consegue la patente di guida per aumentare la propria autonomia e poi, nel 2023, il grande passo: aprire una propria sartoria.
La burocrazia è l’ostacolo più grande, ma insieme agli amici del Gruppo Famiglia riesce ad avviare il locale inaugurato lo scorso sabato. Sono passati cinque anni dallo sbarco a Brindisi: Amadu è riuscito ad avviare il suo sogno, per il futuro della sua famiglia.