L’archivio della Parrocchia di Pianezza si è arricchito nel mese di dicembre di una  preziosa e interessante documentazione: una quindicina di numeri, dall’anno 1942 al 1949, de «Il Lascarino» foglio di informazione curato dall’associazione “Agostino Lascaris” dell’oratorio.

L’Associazione, organo dell’Azione Cattolica, prende il nome da Agostino Lascaris di Ventimiglia donatore nel 1835 della propria villa di Pianezza agli arcivescovi di Torino ed era stata fondata nel 1920 dal suo primo Assistente Ecclesiastico don Giuseppe Angrisani, viceparroco a Pianezza dal 1920 al 1927 e successivamente Vescovo di Casale Monferrato dal 1940 al 1971.

Grazie al signor Carlo Borello che ha gelosamente conservato e che ha fatto dono di quanto ricevuto dal papà Rinaldo, fratello di don Dario, parroco a sant’Antonino di Bra dal 1967 al 2003, siamo in grado oggi sfogliando le copie ben conservate di apprezzare la vivacità culturale dei giovani oratoriani di quel tempo e la cura con la quale essi redigevano e stampavano il loro notiziario.

La pubblicazione, inoltre, si distingue per le vivaci vignette e per gli interessanti disegni che arricchiscono molti articoli. Quelli erano gli anni della Seconda guerra mondiale, di conseguenza molti giovani frequentatori dell’oratorio erano sotto le armi o addirittura impegnati in qualche parte  del Fronte, per cui non mancava mai una parte riservata alle lettere da loro inviate alla redazione e che esprimevano la propria gioia nel ricevere Il Lascarino, che consentiva loro di rimanere in contatto con gli amici a casa. M.F. nel gennaio ‘43 scriveva: «Ho ricevuto la vostra posta e il giornale. Ma ciò che mi ha fatto più piacere è stata la pagella dell’ A.C. , grazie anche a tutti coloro che hanno voluto mettere anche due righe per il povero soldato».

Toccante il ricordo, sul numero di febbraio ’46, del fante Pietro Cavaglià, perito nell’affondamento del piroscafo Conte Rosso: «Con passo sicuro e volto sereno, il nostro Pietro salì la scaletta che univa la banchina al ponte della nave. Nel suo cuore si affacciava il volto calmo della mamma, rivedeva lo sguardo fiero del babbo, affaticato e stanco, riudiva il vociare gioviale degli amici dell’oratorio con i quali aveva trascorso tante ore di serena e sana allegria»

Nel numero di dicembre 1942 si legge ancora che «…tutte le domeniche si presentano all’oratorio facce nuove di ragazzi o giovani sfollati. Siano i benvenuti! Ma ve ne sono molti che non osano né sanno presentarsi. Signori Lascarini è vostro compito il condurli »

Il Lascarino era soprattutto un foglio di informazione per tutte le attività legate all’Azione Cattolica giovanile, aspiranti e juniores, con notizie riguardanti i momenti di riflessione religiosa e formativa, nonché l’organizzazione di incontri di calcio, escursioni nei dintorni di Pianezza e non mancava una piccola biblioteca nella sede dell’Associazione, con il motto «ogni socio procuri un libro, ogni socio trovi un amico».

Dopo un periodo di sospensione riprende la pubblicazione a luglio del ’45 con una pagina intitolata «Alle madri dei Patrioti Caduti» scritta da un cappellano militare dei Volontari della Libertà: «voi avevate fatto di tutto per educarli cristianamente, per far crescere nei loro cuori la bontà la rettitudine e l’amore della giustizia […]  dopo un ultimo saluto i vostri figli partirono da quella casa dove avevano passato gli anni migliori della giovinezza e vennero sui monti della nostra terra per combattere per la nostra Patria. Sui monti trovarono altra gente, altri giovani delle stesse idee e dalle stesse speranze […] Coraggio madri cristiane, lassù rivedrete coloro che avete generato e amato, e che ritroverete per sempre nel signore. Don Paolo».

Nell’ultimo numero a disposizione – feb’49 – un’intera pagina dedicata al cardinale Mindszenty, imprigionato a Budapest, la «cui voce inutilmente soffocata e straziata vibra più forte dei rantoli blasfemi delle radio asservite o della stampa imbavagliata…»

Tutti i numeri del “Lascarino” sono consultabili sul sito https://www.parrocchiapianezza.it/libri-e-pubblicazioni/

Rinaldo Roccati